È l’XI il secolo che segna l’inizio della costruzione di quello che sarà un edificio pensato per scopi difensivi. È un passato quasi millenario quello della Rocca.
Le sue forti mura, spesse fino a 4 metri, hanno vissuto guerre, l’avvicendarsi di domini, sono state testimoni del tempo e delle sue evoluzioni, della vita che nasce e che passa. E così come si attendono storie incredibili da un vecchio veterano di guerra, lo stesso ci si aspetta quando si interrogano quelle mura, che nascondono segreti ancora oggi irrisolti.
Si narrano vicende di uomini e di donne, di amori sbocciati all’ombra del Cedro dell’Himalaya, consumati, smarriti e infine ridotti a un buio eterno di cui nessuno ha più traccia, ma che molti giurano, ancora abbiano voce.
Ci sono le leggende, come quella di Cagliostro, il celebre alchimista che si dice abbia prodotto in queste stanze la formula per realizzare quella pietra filosofale capace di trasformare ogni metallo in oro, e che proprio qui l’abbia nascosta, in un dedalo di tunnel sotterranei.
Il mito vuole che la Rocca nasconda gelosamente quel segreto, e che i segni per svelarlo siano ancora presenti, in attesa di chi saprà decifrarli. E poi, naturalmente, ci sono le storie che ancora aspettano di essere scritte. Quelle che verranno tessute nel futuro e che parleranno di voi, ora che la Rocca ha una nuova vita, ora che è tornata a risplendere sotto una nuova luce.