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L’architettura della Rocca conserva ancora tutte le stratificazioni, a partire dalla posa delle prime pietre, avvenute nell’XI secolo, perfettamente visibili grazie all’attento lavoro della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Piemonte.
Lo stesso vale per la successiva costruzione del palazzo nobiliare del XIII secolo, ed anche la sua brusca interruzione ed i crolli dei torrioni, sono ben riscontrabili sulle murature esterne. L’edificio si compone di sei livelli, tutti collegati attraverso lo scalone elicoidale che culmina sulla terrazza panoramica e da cui si accede alla sommità dell’unica torre ancora visibile che si trova a 30 metri di altezza rispetto al giardino sottostante.
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Il linguaggio architettonico odierno è quanto di più aderente a quello originale. Tutti gli interventi necessari alla rifunzionalizzazione dell’edificio hanno il carattere della discrezione e dell’evocazione, sia nelle forme che nei materiali adottati, semplici ed austeri.
Le pietre, faccia a vista, sono state interamente sabbiate e recuperate e sono stati riutilizzati i legni ritrovati; persino gli arredi ed i sistemi di illuminazione in ferro crudo – tutti realizzati su disegno -, perseguono l’intento evocativo dello spoglio ed essenziale spirito medioevale, per offrire un’esperienza sensoriale proiettata nel tempo.
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