Alla base del progetto di recupero della Rocca, oltre i numeri, oltre il cantiere, e prima ancora di ogni pianificazione, c’è il sogno di una famiglia. Quella di Luca Veronelli e di Elsa Panini, che hanno da sempre avuto un sogno comune, quello di vivere e lavorare a contatto con la natura, in un contesto che avesse quel gusto del vissuto che dona a tutto un sapore diverso, lontani dagli spazi stretti di un ufficio e dai colori spenti della città. Lo sognavano per loro stessi e soprattutto per i loro due figli. A loro è riservato un enorme privilegio: sono stati i primi a tornare a correre e a giocare all’interno di quegli spazi dove ormai, da 700 anni, non risuonava che l’eco della natura che cresceva.
Luca , appassionato di storia e di architettura, ha un passato da dirigente d’azienda, a cui ha dedicato venti anni di carriera, e grazie ai quali oggi ha la forma mentis adatta per rivestire il ruolo di Resident Manager della Rocca di Arignano.
Elsa, biologa di formazione e cuoca per passione, alla Rocca ha il ruolo di Food & Beverage Manager e School Director. La missione con cui guida la sua Scuola di Cucina è quella di portare all’attenzione delle persone il forte legame tra cibo e benessere.
L’idea e il progetto
È il 2016 l’anno del cambiamento. È in quell’estate, infatti, che Elsa Panini e Luca Veronelli leggono sulle pagine di un giornale la notizia che aspettavano da tempo. Dopo anni alla ricerca di una struttura che avesse una storia da raccontare e da riportare in vita, che fosse insieme un luogo dove cucinare, dove organizzare eventi, dove riposare e dove vivere un’emozione, ecco che la Rocca di Arignano si presenta in tutta la sua struggente bellezza ai loro occhi.
L’amore sboccia al primo incontro, quando si rendono immediatamente conto delle enormi potenzialità della struttura, rimasta in abbandono per 700 anni. Il castello era in una situazione di degrado davvero respingente e nonostante le numerose visite da parte dei possibili acquirenti, non riusciva a trovare qualcuno che si prendesse di nuovo cura di lui. Gli occhi di Luca e di Elsa non si fanno distrarre dalla patina del tempo, tanto da lasciare in secondo piano le loro attività lavorative per dedicarsi anima e corpo alla Rocca e ai suoi giardini.
Un progetto che richiede tempo, attenzione e cura, perché il risveglio dopo un sonno lungo 700 anni deve essere graduale e dolce.